SAFETY ONBOARDING: L’inserimento e la formazione del personale in una PMI di servizi industriali

Quali sono le buone pratiche da seguire durante l”inserimento e la formazione del personale in una PMI di servizi industriali?

Ne abbiamo parlato oggi, giovedì 24 ottobre 2024, nel convegno SAFETY ONBOARDING organizzato da EcoSafe Srl in collaborazione con Confindustria Cuneo e tenutosi presso la Sala Conferenze Michelin dello stabilimento di Cuneo.

L’inserimento del lavoratore nel proprio organico è un momento molto importante nella vita aziendale del lavoratore. Il convegno SAFETY ONBOARDING al quale abbiamo partecipato come relatori è stata occasione per approfondire questo tema spinoso e fornire spunti pratici e operativi sulle metodologie e buone pratiche da adottare durante tale processo.

Nel dettaglio, si è parlato dell’importanza della formazione dei nuovi assunti la quale, come sottolineato dal referente dell’Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza e moderatore del convegno, Franco Arborio, non deve limitarsi ad adempiere agli obblighi di legge ma deve piano piano andare a rivoluzionare la cultura del lavoro affinché sia sempre più fondata sulle buone pratiche della salute e sicurezza.

Le aree MACRO TEMATICHE affrontate durante durante il convegno sono le seguenti:

  • Processo d’inserimento e mantenimento di una nuova risorsa all’interno dell’organizzazione;
  • Le difficoltà più evidenti da superare nel processo d’inserimento delle nuove risorse;
  • Come la piccola media impresa può gestire adeguatamente l’inserimento di nuove risorse all’interno della propria organizzazione.

Oltre ad Olivero sono intervenute altre grandi aziende del panorama italiano ed internazionale, quali Michelin, Ferrero, Merlo Group ed Editel, insieme al quale abbiamo definito come avviene il processo di inserimento e formazione delle nuove risorse all’interno di un’azienda. Questa condivisione è stata utile anche per fare un confronto parallelo su come tale processo avviene in una multinazionale piuttosto che in una PMI come Olivero.

Per Olivero è intervenuto il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, Luca Boccadutri, che ha spiegato;

  • Cosa differenzia una PMI di servizi come Olivero da un’azienda di produzione;
  • Gli aspetti chiave che devono avere i lavoratori.
  • Che tipologia di formazione deve essere fatta ai lavoratori.

Ripercorriamo brevemente questi punti prima di condividere alcuni spunti interessanti che sono emersi durante il convegno.

Cosa differenzia una PMI di servizi come Olivero da un’azienda di produzione

Un’azienda di servizi come Olivero si differenzia da un’azienda di produzione poiché non produce un prodotto proprio ma offre, per l’appunto, un servizio che nella grande maggioranza dei casi viene fornito direttamente presso lo stabilimento del cliente. Di conseguenza, l’ambiente di lavoro varia a seconda del cliente e del settore in cui si va ad operare. Inoltre, offrendo una molteplicità di servizi che vanno dall’automazione di impianti alla manutenzione, le criticità specifiche variano a seconda del lavoro che si sta effettuando.

Questo scenario comporta diversi aspetti che ovviamente sono di primaria importanza sia quando si assume una figura nel team, sia in fase di formazione.

Soft skill necessarie degli operai di una PMI di servizi

Se in un’azienda di produzione è possibile che un operaio ricopra la stessa mansione per un periodo di tempo prolungano, in un’azienda di servizi come OLIVERO dove c’è grande variabilità dei progetti, dei cantieri e dei clienti dove si lavora, la flessibilità e la capacità di adattamento sono aspetti fondamentali che un operaio deve avere.

Se pensiamo ad esempio ad un’isola robotizzata per la pallettizzazione e depallettizzazione che deve essere installata in un ambiente di tipo alimentare piuttosto che all’installazione della stessa isola nello stabilimento di una fonderia è palese come i parametri da prendere in considerazione siano diversi poiché cambia l’ambiente di lavoro, le criticità speicifiche del settore, i DPI da indossare così come gli standard da rispettare.

L’importanza della formazione

La grande varietà di ambienti e settori in cui si opera ovviamente influenza l’aspetto formativo dei lavoratori. Oltre alla formazione obbligatoria e i corsi “classici” della Salute e Sicurezza, subentra tutta una parte più pratica e tangibile che prevede un affiancamento del personale a persone esperte specializzate che seguono il lavoratore fin dai primi giorni e fino a quando egli sarà autonomo. È bene considerare che il tempo necessario prima che un operaio possa essere considerarsi specializzato in una realtà come Olivero è di almeno 5 anni di formazione in aula e sul campo. Questo per Olivero è davvero importante sia affinché il dipendente sia preparato e pronto a gestire con destrezza eventuali situazioni impreviste sia per garantire al cliente un servizio di qualità.

Arrivati a questo punto dobbiamo però evidenziare un aspetto importante: nonostante l’inserimento di nuove risorse possa essere diverso in una PMI rispetto ad una multinazionale, la formazione del personale ha come oggetto un obiettivo comune: formare il lavoratore affinché possa lavorare in sicurezza. E’ proprio per questo che vogliamo condividere alcuni spunti utili e buone pratiche che sono emerse durante il convegno.

Le buone pratiche di formazione per l’inserimento (e non solo)

Prima di arrivare alle pratiche di successo in tema di formazione è bene chiarire un punto: la formazione non avviene solo nel momento in cui un dipendente viene assunto ma continua durante tutta la vita lavorativa del dipendente affinché egli sia sempre aggiornato e preparato su eventuali rischi e situazioni di pericolo in cui potrebbe ritrovarsi.

Durante il convegno organizzato da Ecosafe, grazie ai relatori e ai partecipanti sono infatti emersi puntiinteressanti come:

  • Rendere tangibile le conseguenze della noncuranza del dipendente: si tratta di coinvolgere il dipendente in pratiche attive che gli facciano vivere in prima persona le conseguenze un incidente. Ad esempio, legare un dito della mano e provare a compiere operazioni quotidiane come scrivere, aprire un barattolo, allacciarsi le scarpe, ecc.
  • Sfruttare l’esperienza diretta: coloro che lavorano attivamente in cantiere ed hanno esperienza diretta sono sicuramente le persone più indicate per dare feedback e spunti utili su eventuali aspetti in materia di formazione e prevenzione da approfondire o implementare.
  • Osservarzione preventiva attiva: fermarsi ad osservare attivamente come i dipendenti si muovono e lavorano sul cantiere può essere un metodo semplice ma estremamente efficace per notare comportamenti da correggere e situazioni in cui intervenire al fine di prevenire infortuni e salvaguardare la salute del lavoratore.

Conclusioni

In una PMI di servizi come Olivero, il lavoro richiede una flessibilità e capacità di adattamento tali affinché il dipendente sia in grado di gestirsi in ambienti e situazioni lavorative molto diverse tra loro in sicurezza. Ecco che dunque l’aspetto della formazione, sia in aula che sul campo, assume un ruolo fondamentale ed è necessario trovare metologie che rendano la formazione sempre più pragmatica al fine di responsabilizzare i lavoratori e renderli consapevoli delle buone pratiche da seguire sul lavoro per salvaguardare la propria sicurezza.