La Olivero è l’azienda co-finanziatrice e capofila del progetto innovativo AUTOFERM realizzato in relazione al bando di ricerca e sviluppo tecnologico POR FESR 14/20 PRISM-E di Finpiemonte avente come oggetto lo sviluppo di un’autoclave automatica con un sistema interno di illimpidimento per la produzione di bevande fermentate e rifermentate.

Si tratta di un progetto ambizioso che riguarda la progettazione e realizzazione di innovative attrezzature per la produzione di vini e birre. È un connubio tra il metodo classico e il metodo Martinotti, e nel settore enologico ha come obiettivo la produzione di vini spumanti ovviando alle criticità dei due metodi di spumantizzazione. In campo birrario lo scopo è l’ottenimento di birre limpide senza l’utilizzo di centrifugazione e/o filtrazione al termine della produzione.

Le attrezzature progettate sono autoclavi orizzontali aventi una canalina di raccolta ed un sistema di movimentazione che convoglia le fecce verso la canalina. Il sistema di movimentazione chiude poi la canalina isolando la feccia del prodotto limpido.

La bevanda può quindi essere imbottigliata senza centrifugazione e/o filtrazione in una seconda autoclave con un incremento qualitativo del prodotto e con riduzione dei costi di produzione, di utilizzo di adiuvanti e di tempistiche.

La Olivero Srl, grazie alle conoscenze ingegneristiche dell’ufficio tecnico di Olivero, si è occupata della progettazione, della costruzione, dello sviluppo dei sistemi di automazione e sensoristica e della messa in funzione di due prototipi, uno per la produzione di vini e una per la produzione di birre. Inoltre, avendo il ruolo di azienda capofila, si è occupata del coordinamento con gli altri partner, della verifica sul livello qualitativo di tutte le fasi di lavorazione e sul rispetto delle tempistiche.

L’autoclave destinata al settore vinicolo è stata installata all’interno degli stabilimenti Enosol, azienda produttrice di spumanti prodotti con metodo classico, la quale, con il supporto della Sifa SRL, azienda esperta in sistemi di filtrazione, sta effettuando test sperimentali e di verifica della funzionalità.

Per quanto riguarda il prototipo birrario, i test sono in carico a CDG S.r.l., birrificio sito nell’alessandrino, affiancato da UnionBirrai, Associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti italiani. Per supportare le aziende in questa fase di sperimentazione e analisi qualitativa, sono state attivate collaborazioni con organizzazioni di ricerca quali il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università di Torino e i Dipartimenti di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) e di Scienze del farmaco (DSF) dell’Università del Piemonte Orientale.